di Alessandra D'Alessio (Psicologo clinico) e Rosa Linda Gulino (Pedagogista)
Nelle tue relazioni e incontri scegli sempre lo stesso tipo di persona e ti chiedi come mai le tue storie terminino inesorabilmente sempre nella stessa maniera? Se ti sei ritrovato/a più volte a dire a te stesso “Incontro sempre la persona sbagliata”, “Inizia bene, ma poi non prosegue!”, “Trovo sempre lo stesso tipo di UOMO/DONNA", la prima buona notizia è che non sei sfortunato, ma hai solo bisogno di comprendere quali sono i tuoi meccanismi di ricerca del partner e cambiarli.
Le tue scelte non sono imputabili al caso, anzi la scelta del partner ha sempre una costruzione immaginaria ben definita e precisa, ma non ne siamo consapevoli. Nella scelta del partner confluiscono tutta una serie di motivazioni inconsapevoli e generate dalla storia di ciascuno di noi; tali motivazioni si esplicitano il più delle volte nella ricerca di un ideale, e quindi di una persona che confermi l'immagine che vogliamo di noi stessi. Quando le nostre relazioni vanno sempre nella medesima direzione, il più delle volte è perché mettiamo in atto dei processi inconsci che ci conducono verso la scelta del partner “sbagliato” e che genera sofferenza. La Dott.ssa D'Alessio e la Dott.ssa Gulino lavoreranno con te e ti aiuteranno a superare le tue insicurezze e a trovare la via per una “scelta partner” efficace e una relazione duratura e felice. Lo Studio Atena ti aiuterà attraverso un percorso evolutivo finalizzato a scoprire le motivazioni che portano a fare sempre la stessa scelta (sbagliata) in amore e a scoprire modalità più corrette di gestione dei rapporti di coppia.
Aiuto, l' adolescenza!!!
di Rosa Linda Gulino (Pedagogista)
Prima o poi arriva il momento per i genitori di imbattersi nell'esperienza di incrociare tra il bagno e la cucina, uno strano personaggio vagamente somigliante al proprio figlio/a, che vaga per casa vestito/a di borchie, oppure con gonne un po' troppo corte o un trucco un po' accentuato: cosa è successo? È arrivata l'adolescenza. Anche se questa fase di vita non si presenta sempre in modo eclatante, tuttavia, porta con sé nuove esigenze e nuovi desideri, talvolta inconsapevoli.
È un periodo di vita contraddistinto dall'aumento dagli impulsi aggressivi e dal bisogno di autonomia, caratterizzato dai dubbi sul proprio valore, dal bisogno di sicurezza cercato per lo più fuori dalla famiglia, definito dalla ricerca di nuovi modelli comportamentali, dalla comparsa di forti sensazioni di inadeguatezza, spesso celate dietro atteggiamenti spavaldi. Ciò che, cari genitori, è bene tenere sempre a mente, è che dietro questi ragazzi ci sono dei figli, che hanno un solo grande vero problema ed è quello di imparare a staccarsi da voi: differenziarsi.
Lo Studio Atena ti offre la possibilità di intraprendere un breve percorso psicopedagogico, per affrontare e vivere con consapevolezza l'adolescenza di tuo figlio/a.
Bambini - Come distinguere la vivacità dall'iperattività?
di Alessandra D'Alessio (Psicologo clinico)
Capita molto spesso che i genitori vengano convocati dalle maestre per questioni relative a ipotetici disturbi dell'attenzione o ad una eccessiva attività motoria del bambino, che risultano di disturbo al regolare svolgimento delle attività scolastiche.
Ma cos'è l'iperattività del bambino? E perché si manifesta?
Nella nostra ottica molto spesso il bambino si abbandona a forme di attività estreme, laddove non ha la possibilità di elaborare nella maniera corretta le difficoltà relazionali, affettive e sociali in cui si imbatte nel corso del suo cammino evolutivo. Lo Studio Atena si propone con un metodo pedagogico che si rivolge in primis ai genitori, affinché acquisiscano gli strumenti adatti a favorire nel bambino una buona autostima e fiducia in se stesso.
Prevediamo delle sessioni di lavoro con una pedagogista ed una psicologa esperte del settore.
Offriamo a tutti i genitori una prima consulenza gratuita.
Papà dove sei? L'importanza della figura paterna per i bambini
di Alessandra D'Alessio (Psicologo clinico)
La nostra è un'epoca in cui i genitori sono molto attenti al destino dei proprio figli, tentano disperatamente di risolvere qualunque loro piccolo problema, tralasciando, talvolta, la qualità del rapporto con il proprio figlio o la propria figlia, senza rendersene conto.
Il padre ha una funzione educativa molto importante, ha una potenza simbolica forte per le femminucce e ancor più per i maschietti.
Se viene meno tale riferimento, se la figura paterna occupa un posto secondario o marginale, nei figli incalza sempre più un profondo senso di insicurezza, inquietudine e smarrimento.
Lo Studio Atena propone un percorso breve a sostegno della genitorialità, uno spazio in cui i genitori possono ritrovare e valorizzare le proprie coordinate educative.
Come elogiare un bambino?
di Rosa Linda Gulino (Pedagogista)
Gli elogi, lo sappiamo bene fanno piacere ai bambini come agli adulti.
I bambini si trovano in una fase di vita in cui ne hanno particolarmente bisogno per costruire la propria identità.
Lodare un bambino per un buon comportamento, per un conflitto risolto, per un risultato positivo, è un potente incentivo per il senso di autostima in costruzione.
Tuttavia dire bravo non basta: il rischio è di sembrare troppo vaghi o troppo falsi.
Anche quando si manifesta un autentico apprezzamento, non è detto che questo aiuti il bambino a comprendere cosa ci piace veramente del suo comportamento.
Il modo più efficace per elogiare un bambino è fargli capire esattamente cosa abbiamo approvato del suo recente comportamento.
Un segreto per formulare gli elogi?
Farlo in modo "dettagliato".
"Ho notato che sei venuto subito a tavola quando ti abbiamo chiamato. Non c'è stato bisogno di chiamarti due volte. Bravo!"
Questa espressione piace moltissimo ai bambini perchè dice loro che sono stati osservati con attenzione, incide positivamente sul loro senso di auto efficacia personale e li spinge ad adottare il comportamento desiderato anche in altre occasioni.